Santo Stefano al Mare - Guida Turistica

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 Santo Stefano al Mare è un tipico borgo ligure di mare, alle cui spalle si estendono vaste coltivazioni floricole in serre e a piena aria. È un piccolo centro, la cui testimonianza più recente è il porto turistico Marina degli Aregai , la cui costruzione è iniziata nel 1988. La sua moderna torre di controllo rimanda ad un'altra torre, questa volta ben più antica: il bastione di Santo Stefano.
 Torre ennagonale (unica in Italia ad avere nove lati), costruita a seguito dell'ennesima incursione saracena, è munita di una sola porta di accesso con guardiole pensili. Ultimata nel 1566, rimase armata di cannoni fino al XIX secolo; nel 1916 il navigatore Enrico Alberto D'Albertis ne fece dono alla Congregazione di Carità di Santo Stefano per destinarla a luogo di ricovero dei malati poveri. Dopo il restauro del 1987 è divenuta sede comunale.
 L'impianto urbano di Santo Stefano al Mare risale al Medioevo ed è caratterizzato dalla odierna Piazza Cavour, dove si fronteggiano la chiesa parrocchiale (anch'essa di probabile origine medioevale) e l'oratorio, di cui le prime notizie risalgono alla prima metà del Cinquecento.
 La chiesa parrocchiale è dedicata a Santo Stefano Protomartire e dispone al suo interno di tre navate e due cappelle laterali. Fu rifatta nel 1700, ma al suo interno si trovano testimonianze meritevoli di ben più di un momento di attenzione, che risalgono alla sua origine. Iniziando dal fonte battesimale in pietra risalente al XV secolo, si prosegue osservando il portale della sacrestia in pietra nera della prima metà del XVI secolo, nonché un crocifisso ligneo, restaurato nel 1982, appeso sopra l'altare maggiore, di probabile esecuzione ligure di fine Quattrocento. Prima di lasciare la chiesa, ci si soffermi nel primo altare a sinistra, dove si trova una statua lignea policroma di Santo Stefano, di origina barocca. Attribuita a Giovanni Dimck , olandese, la cui particolarità è di avere una teca sul petto contenente una reliquia del martire.
 Dal 1691 nell'oratorio sono conservati i due oggetti di maggiore devozione dei sanstevesi : la Pietà, quadro di Ludovico Brea su tavola risalente al 1490 e il Santo Cristo. Quest'ultimo è un crocefisso ligneo custodito in una cripta e scolpito nella riviera di ponente verso al fine del Quattrocento.
 Chi volesse, anche nel nostro Comune, percorrere un tipico “carruggio” ligure, passi in via Roma. Qui al numero 53, si trova l'antica dimora della famiglia Filippi del ‘600, che ha un curioso atrio con scala e l'edicola di una madonna settecentesca in marmo. Procedendo a ritroso, al numero 24 si osservi la mensola in pietra nell'androne dell'edificio che reca un monogramma di Cristo del 1600 e un'altra torre saracena databile 1542.
 Un discorso a parte merita la cappelletta del cimitero dedicata al vescovo protettore della gente di mare: Sant'Erasmo. Essa risale al tardo Quattrocento e fu per molto tempo luogo di culto dei marinai sanstevesi . Attorno ad essa nei primi decenni del nostro secolo, fu costruito il cimitero, stretto tra la ferrovia ed il mare.
 Lontano dalla costa si trova una testimonianza di un antico ponte romano del 1° secolo d.C .. Ritrovato nel 1932, è costituito da una massiccia struttura in pietra